E’ del tutto ingiustificata la richiesta di interruzione del contratto avanzata da Sis, contraente generale dell’opera del passante ferroviario di Palermo, che impedirebbe di portare a termine i lavori secondo le condizioni economiche stabilite. E’ quanto afferma Rete ferroviaria italiana (Rfi) che interviene dopo le notizie sull’avvio delle procedure di licenziamento dei lavoratori impegnati nella realizzazione dell’opera.
Qualche giorno fa infatti la Sis ha avviato le procedure di licenziamento per tutti i 261 lavoratori impegnati nella realizzazione del passante ferroviario di Palermo. Secondo quanto reso noto dai sindacati, in una lettera l’azienda informa che già dal 12 febbraio aveva inviato alla società Rfi, l’ente appaltante, il recesso del contratto.
“Apprendiamo stupiti questa notizia - affermano in una nota i segretari di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil Ignazio Baudo, Paolo D’Anca e Francesco Piastra -. Ci opporremo a questi licenziamenti perché sono immotivati. Chiederemo un incontro con la Sis per avere spiegazioni. Coinvolgeremo anche le istituzioni e il committente per fare chiarezza sulla situazione. Questa decisione avrebbe un impatto troppo forte sulla città e sui cittadini, privati di una infrastruttura che si attende da dodici anni. Non si può giocare sulla pelle dei lavoratori e scaricare sui lavoratori i problemi contrattuali tra le parti”.
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