Gli operai impegnati nei cantieri della Tav hanno scritto una lettere a Erri De Luca per invitarlo a visitare i cantieri. “La lettera scritta dagli operai della Tav è una risposta bellissima alle polemiche infuocate ed ai gravissimi episodi di cronaca che stanno accompagnando la realizzazione di quest’opera, che era e resta una priorità per la rete infrastrutturale della nostra nazione”. Lo ha dichiarato Salvatore Scelfo, segretario nazionale della Filca-Cisl e responsabile della Filca di Torino. “I lavoratori hanno fatto bene, nella lettera, a ricordare gli assalti subiti dai No Tav a colpi di molotov. Non solo loro ma anche le forze dell’ordine, i sindacalisti, gli amministratori, i giornalisti hanno subito intimidazioni e veri attacchi, anche fisici. Tutto ciò è inaccettabile: un intellettuale stimato come Erri De Luca, che si è sempre dichiarato vicino agli operai ma non in questo caso, ha il dovere morale di accettare l’invito dei lavoratori della Tav. Tra l’altro - prosegue Scelfo - nei giorni scorsi istituzioni, sindacati e associazioni di categoria hanno sottoscritto l’appello lanciato da Telt (Tunnel Euroalpin Lyon Turin), e che ha come cardini la pacificazione, la legalità, lo sviluppo ed il lavoro e come obiettivo proprio il superamento dei conflitti che fino ad oggi hanno limitato lo sviluppo del territorio e dell’infrastruttura. Infine - ha concluso Scelfo, che è anche responsabile del Dipartimento Legalità della categoria - l’inserimento nella riforma degli appalti di uno strumento utile come il débat public, vale a dire il dibattito pubblico che deve precedere la realizzazione delle opere, non può che contribuire ulteriormente a rasserenare un clima reso incandescente da tensioni e polemiche”.
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