Futuro incerto per i lavoratori dell’azienda di illuminazione iGuzzini di Recanati (Macerata). Il gruppo svedese Fagerhult che ha assorbito nel 2019 la iGuzzini Illuminazione, ha infatti annunciato l’avvio delle procedure di licenziamento per 103 dipendenti, tra impiegati e operai, ma lavoratori e sindacati non ci stanno.
L'assemblea dei lavoratori ha dato mandato al sindacato di proporre all’azienda alternative ai licenziamenti come la cassa integrazione o la solidarietà aprendo comunque un tavolo di trattativa. Trattativa che si spera comincerà domani pomeriggio nell’incontro fissato con la direzione aziendale nella sede della Confindustria locale.
Al tavolo, fanno sapere i sindacati, c’è da capire quali siano le problematiche che hanno portato l’azienda a questa scelta. Sembra che alla base ci sia un calo di fatturato di 40 milioni di euro conseguente alla crisi della pandemia.
“Il mandato che abbiamo ricevuto è chiaro - commenta Giuliano Caracini, Femca Cisl Marche - trovare insieme soluzioni alternative al licenziamento con l’attivazione di tutti i possibili ammortizzatori sociali, dalla cassa integrazione straordinaria ai contratti di solidarietà, con la consapevolezza della necessità di rimanere all’interno del tavolo della trattativa per capire le intenzioni dell’azienda in un’ottica di futura gestione”.
Anche perché lo stabilimento è un vero e proprio simbolo per il territorio e non solo, è il simbolo dell’eccellenza italiana nel campo dell’illuminazione e del design. “C’è molta preoccupazione fra il personale - insiste il sindacalista - che già da tempo aveva avuto sentore di qualcosa che non andava, visto l’utilizzo costante che c’è stato dall’anno scorso della cassa integrazione ordinaria a causa, si diceva, del covid”.
Al fianco dei lavoratori anche le istituzioni locali: “Apprendiamo con preoccupazione dell’avvio di una procedura di licenziamento da parte di iGuzzini Illuminazione - afferma l’assessore regionale al Lavoro Stefano Aguzzi -. Come amministrazione regionale siamo fortemente preoccupati per questa eventualità. Nelle prossime ore approfondiremo la situazione e qualora dovesse essere confermata questa eventualità sarà nostra premura convocare sia le parti aziendali che le parti sindacali e trovare le migliori e più auspicate soluzioni possibili nell’interesse dei lavoratori e delle attività del territorio”.
Ora c’è attesa per il tavolo locale: “ Andremo fino in fondo cercando di trovare la soluzione più idonea con tutta la tranquillità necessaria - afferma Roberto Masella della Ugl locale- senza voler creare agitazione da una parte o dall’altra. Non vogliamo entrare subito in contrasto con la proprietà, i lavoratori non sono pessimisti perché l’azienda è sana ed è più di 60 anni che è sul territorio”.
Sara Martano