Nestlè "ha confermato la volontà di voler continuare a produrre in Italia, ma non ha indicato un piano industriale comprensivo di investimenti in grado di sostenere tale obiettivo". Così i sindacati Fai Cisl, Flai Cgil, Uila Uil dopo l’incontro oggi al Ministero dello sviluppo economico con il gruppo Nestlè, presente anche una delegazione Rsu, sulla situazione nei vari stabilimenti presenti in Italia. "L’eventuale costituzione di una nuova società del gelato al 50% con la R&R group - si legge in una nota dei sindacati - può essere una indicazione a voler continuare a produrre il gelato ma non è chiaro come sostenere la produzione nei due stabilimenti di Parma e Ferentino che hanno visto negli ultimi cinque anni diminuire del 18% i volumi produttivi. Per quanto riguarda - prosegue la nota - lo stabilimento della Perugina, dove i volumi negli ultimi cinque anni son diminuiti del 17%, dei 250 lavoratori stagionali storici ad oggi ne hanno lavorato solo 45 per sole tre settimane e gli altri dipendenti sono interessati dal secondo anno di solidarietà, l’azienda non ha ancora predisposto un piano industriale in grado di sostenere la saturazione produttiva dell’impianto". Le sigle sindacali chiedono al ministero dello sviluppo economico di "sollecitare la multinazionale a realizzare nuovi investimenti nel nostro paese in una fase di ripresa dei consumi come quella attuale".