Sindacati al lavoro per cercare soluzioni alla vertenza Mercatone Uno. Per questo le segreterie regionali di Filcams Cgil-Fisascat Cisl e Uiltucs incontreranno oggi la Regione Marche (tre i punti vendita a Pesaro, Monsano e Civitanova Marche e circa 120 lavoratori), al fine di sollecitare un suo coinvolgimento in sede di trattativa presso il ministero dello Sviluppo Economico, per cercare tutte le soluzioni percorribili utili alla continuità aziendale e la difesa dei livelli occupazionali. Le organizzazioni sindacali di categoria sono state convocate, insieme a rappresentanti di Cgil Cisl e Uil e a una delegazione di lavoratori. Ci saranno il Presidente della Regione Luca Ceriscioli, l’assessore Loretta Bravi e alcuni tecnici.
La vicenda Mercatone Uno e la conseguente chiusura di 55 punti vendita in tutta Italia di cui due in Toscana (Calenzano e Navacchio) sarà al centro anche dell'incontro convocato per il 13 giugno, in Regione Toscana, dal consigliere per il lavoro, Gianfranco Simoncini.
La vicenda è seguita direttamente dal presidente della Regione, Enrico Rossi, che nei giorni scorsi ha coinvolto, tramite gli uffici della Regione, il sistema degli sportelli a tutela dei consumatori per assistere i clienti che hanno versato acconti per l'acquisto di prodotti che non saranno mai consegnati. La Regione ha anche seguito la vertenza partecipando alle riunioni a livello nazionale presso il ministero dello Sviluppo economico. I punti vendita Mercatone Uno erano stati ceduti alla multinazionale Shernon Holding che è successivamente fallita. Nei due punti vendita toscani, oggi chiusi, erano stati riassunti rispettivamente 18 addetti dei 30 originari a Calenzano e 17 sui 27 originari a Navacchio.
"Siamo in prima linea e al fianco dei lavoratori". E’intervenuto così anche il sindaco di Pesaro Matteo Ricci in un incontro con i rappresentanti sindacali, Loredana Longhin (Cgil), Domenico Montillo (Cisl), e Fabrizio Bontà (Uil) - e i dipendenti dello stabilimento pesarese. La prima cosa - ha aggiunto - è fare in modo che l’apertura, registrata al Mise, si concretizzi in ammortizzatori sociali nel minore tempo possibile.