Mercatone Uno e Whirpool Indesit, due crisi apparentemente diverse ma con la stessa origine: domanda interna anemica e scarsa propensione all’acquisto E come corollario una perdita dell’occupazione che peserà negativamente sulle prospettive di crescita del Paese. Il Terziario dunque alla stessa stregua dell’Industria, parte di una filiera in crisi, forse irreversibile. Mercatone Uno come Whirpool Indesit. Già, perché il numero dei lavoratori a rischio licenziamento immediato guarda caso coincidono: 1.350 quelli della multinazionale statunitense che ha annunciato la chiusura di tre stabilimenti italiani, stesso destino beffardo per i 1.360 addetti dei 34 punti vendita del noto marchio della vendita dei mobili e complementi d’arredo per i quali il Tribunale di Bologna ha autorizzato la svendita speciale delle merci, operazione che si concluderà il prossimo 26 aprile con lo svuotamento totale dei magazzini.
L’incertezza sul futuro in realtà riguarda tutti i 4.000 fra lavoratori ed associati in partecipazione di Mercatone Uno; non è stata ancora formalizzata alcuna proposta di acquisizione da parte di un potenziale investitore,~di cui la direzione di Mercatone Uno ha riferito a più riprese ai sindacati , che, comunque, stando alle ultime notizie divulgate sui media, dovrebbe riguardare solo una parte dei 79 negozi.
"Il settore del terziario, come il settore industriale merita un’attenzione maggiore anche da parte del Governo e delle istituzioni - ha infine aggiunto il segretario generale Fisascat Cisl Pierangelo Raineri - considerato che produzione industriale e vendita commerciale sono comparti strettamente correlati e sui quali hanno pesato significativamente gli effetti della recessione e della crisi dei consumi, purtroppo anche in termini di perdita di posti di lavoro".
AUDIO. Ascolta dichiarazione di Pierangelo Raineri rilasciata a Labor Tv
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