Fronte sindacale compatto nella vertenza che coinvolge oltre 700 dipendenti della società di distribuzione di elettronica di consumo Mediamarket - sul mercato con le insegne Mediaworld, Saturn e Media World Compra On Line - a rischio occupazione e in sciopero ieri e oggi.
La mobilitazione è stata indetta unitariamente dai sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UIltucs contro le annunciate chiusure dei punti vendita di Grosseto e Milano Stazione Centrale, il trasferimento della sede di Curno in provincia di Bergamo a Verano Brianza e contro la decisione unilaterale di eliminare dal 1° maggio 2018 il bonus presenza e la maggiorazione economica del 90% prevista per il lavoro domenicale.
Ad aggravare la situazione l'imminente scadenza del contratto di solidarietà, prorogato fino al 30 aprile 2018, nei 17 punti vendita Mediaworld di Cosenza, Sassari, Molfetta, Genova, Roma, Torino, Caserta e Napoli e le intenzioni annunciate di risolvere definitivamente i 150 esuberi dichiarati. I sindacati, in un nuovo comunicato diramato sui luoghi di lavoro, puntano il dito contro l'incapacità aziendale di rilanciarsi sul mercato a causa di un "sistema informatico vetusto, il layout degli accessori per la telefonia, unico segmento di prodotto con margini alti, vecchio e confusionario e politiche dei prezzi on-line non abbastanza competitive", che fanno il paio con una "non adeguata formazione del personale".
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