I sindacati FenealUil Filca-Cisl Fillea-Cgil hanno indetto 8 ore di sciopero nazionale con manifestazione a Roma e chiedono un incontro urgente al premier Matteo Renzi, anche in seguito alle importanti aperture del ministro Delrio, per sbloccare la delicata situazione venutasi a creare con le concessionarie autostradali.
Oggi i lavoratori delle società di manutenzione autostradale sono arrivati a Roma da tutta Italia per chiedere la modifica dell'articolo 177 del nuovo Codice degli Appalti ed il rispetto degli accordi che, nei mesi di marzo e aprile, erano stati raggiunti~ tra le organizzazioni sindacali ed il Ministero delle Infrastrutture. "Oggi scioperiamo per difendere 3.600 lavoratori che rischiano il loro posto di lavoro" - hanno dichiarato i sindacati dal palco allestito in piazza Montecitorio, ricordando che “le aziende sanno utilizzando questa situazione di incertezza normativa per tagliare gli organici, ed oggi sono già 403 i lavoratori licenziati”. Diversi i parlamentari che hanno raggiunto il presidio per ascoltare le nostre ragioni: Ermete Realacci Presidente Commissione Ambiente e Territorio e le parlamentari della Commissione Lavoro Camera Giacobbe, Gnecchi, Maestri, Incerti, Casellato, Sanna. "Vogliamo chiarire ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, che noi siamo stati i primi a dichiararci favorevoli alle gare per assegnare le concessioni autostradali in un’ottica di libera concorrenza, legalità e trasparenza, e respingiamo al mittente le accuse di essere contro il mercato. Noi difendiamo il lavoro qualificato di questo Paese, siamo contrari alla cancellazione del settore e allo smantellamento delle poche aziende strutturate che manutengono e progettano le autostrade. Pertanto manterremo alta l'attenzione perché nel decreto correttivo trovi spazio la nostra richiesta di estrapolare la manutenzione e la progettazione autostradale dai vincoli previsti dal nuovo codice per l’assegnazione diretta dei lavori tutelando così occupazione e qualità del lavoro edile.”