Lavoro precario e fuga dei talenti, sono questi i rischi per il mondo della lirica italiana che oggi scenderà in piazza a Roma per la prima manifestazione per la cultura e il lavoro. Una protesta alla quale aderiranno oltre a musicisti, ballerini e cantanti lirici, anche altri professionisti della cultura, come bibliotecari, archeologi, storici dell’arte solo per citarne alcuni.
Nel mirino la legge 160, che prospetta il declassamento da "fondazione lirico-sinfonica" a "teatro lirico-sinfonico" per le fondazioni incapaci di soddisfare l’equilibrio di bilancio e la capacità di autofinanziamento: l’eventuale retrocessione si tradurrebbe in meno risorse da parte dello Stato.
"Per la prima volta - si legge nell’invito delle associazioni che promuovono e aderiscono alla manifestazione - i lavoratori dello Spettacolo e dei Beni culturali si uniscono per rivendicare istanze di categoria e per riportare al centro del dibattito politico il tema della cultura nelle sue implicazioni costituzionali, economiche e occupazionali".
Ce.Au.
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