Mentre Livorno piange ancora i suoi due morti sul lavoro un’altra tragedia scuote Torino.
Ieri pomeriggio un lavoratore si è tolto la vita perché da mesi non percepiva lo stipendio. Una tragedia che si è verificata nel parco di Stupinigi a Nichelino dove un carpentiere romeno di 53 anni, residente ad Orbassano, si è impiccato perché non pagato dal datore di lavoro. Una circostanza delicata sulla quale i carabinieri stanno indagando.
Secondo i sindacati di categoria Filca Cisl, Feneal Uil e Fillea Cgil sono tante le imprese che pagano in ritardo i salari dei lavoratori, creando situazioni di disagio. “I suicidi dovuti a queste motivazioni sono oltre 700 negli ultimi anni - affermano Claudio Papa, Gerlando Castelli e Marco Bosio, di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil di Torino - bisogna intervenire al più presto per fermare questa strage”.
I sindacati ribadiscono che la causa sta nella destrutturazione delle norme contrattuali del settore edile che ha creato un sistema precario che nuoce alle imprese regolari e soprattutto ai lavoratori. “È necessario - chiedono i sindacalisti - aprire al più presto un tavolo prefettizio insieme alle parti datoriali sul tema della regolarità nel settore edile”.
Per i sindacati edili è inoltre fondamentale un controllo efficace sui luoghi di lavoro “per evitare queste situazioni notevolmente accentuate da quando si è messo in discussione il Durc e soprattutto intervenire sui committenti che non verificano la regolarità delle imprese alimentando così il lavoro irregolare e la concorrenza sleale”.
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