Lavoratrici e lavoratori dell’azienda La Perla di Bologna tirano un sospiro di sollievo.
Nell’incontro di oggi al Mise l’azienda ha accettato di sospendere la procedura di mobilità per tutto il mese di agosto e si è riaperto un confronto con i sindacati.
Un primo risultato che le lavoratrici portano a casa dopo diversi giorni di mobilitazione con scioperi e manifestazioni messi in atto dopo l’annunciata decisione della proprietà dello storico marchio del made in italy dell’intimo di lusso, di licenziare 126 persone, di cui 114 della divisione Manifacturing (circa un quarto dell’attuale organico del sito bolognese).
La procedura di mobilità era infatti partita a fine giugno per un periodo di 75 giorni.
Stamane, durante l’incontro tra il management de La Perla, il vice capo di gabinetto del Mise Giorgio Sorial, i sindacati, la Regione e il Comune, le dipendenti dell’azienda hanno effettuato un presidio davanti al ministero arrivate da Bologna in pullman o in treno.“Siamo storia, presente, futuro”, si legge sulle loro magliette mentre con tamburi e fischietti richiamano l’attenzione dell’opinione pubblica sulla loro vicenda.
Mercoledì si terrà un incontro in azienda con i sindacati e a settembre un nuovo tavolo in sede ministeriale per trovare alternative ai licenziamenti.
I sindacati chiedono all’azienda di ritirare i licenziamenti annunciati e alle istituzioni di fare fronte comune per difendere sia i posti di lavoro sia la produzione di un marchio storico di grande valore per il Paese.