Non farsi trovare impreparati al momento della ripartenza. Ma soprattutto garantire la massima sicurezza dei lavoratori interessati dalla ripresa dell’attività produttiva. Sono gli obiettivi dei tantissimi Protocolli che si stanno sottoscrivendo in questi giorni in tutti i settori tra i sindacati e le parti datoriali, ma anche all’interno delle singole aziende. È il caso di Gucci, che ha riaperto lunedì scorso il suo Art Lab, il laboratorio di prototipi per pelletteria e calzature di Scandicci, alle porte di Firenze. Dopo un mese e mezzo, dunque, la celebre maison tira nuovamente su la serranda, coinvolgendo però solo il 10% della forza lavoro, circa 100 dipendenti. “Questo protocollo - spiega Gianluca Valacchi, delegato aziendale della Femca-Cisl - è la corretta prosecuzione delle disposizioni previste sia dall’accordo tra parti sociali e governo, di metà marzo, che dal protocollo sulla sicurezza del settore moda, firmato a livello nazionale il 16 aprile scorso. Il sindacato - prosegue - ha svolto il proprio ruolo confrontandosi sulle modalità della riapertura, e non decidendo quando le aziende devono aprire. Le azioni previste da questo protocollo sono importanti e da rispettare: il nostro compito sarà quello di monitorare e sorvegliare che queste siano declinate in maniera corretta. La nostra priorità - conclude Valacchi - è quella di garantire la sicurezza di tutti i lavoratori coinvolti nelle riaperture”.
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