Primo incontro ufficiale dei sindacati con Heidelberg dopo l’acquisizione di Italcementi al ministero dello Sviluppo economico. Si è trattato, secondo quanto si apprende da fonti sindacali, di un confronto "interlocutorio" ma positivo in cui la società ha illustrato il piano, già noto, con circa 400 esuberi alla sede di Bergamo e altri 250 nei vari siti produttivi. L’incontro è stato presieduto dal viceministro Teresa Bellanova e ha visto la partecipazione anche del presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, è stato aggiornato al 30 maggio.
"La riunione ha visto la partecipazione, per la prima volta, di rappresentanti di Heidelberg Cement, con il responsabile delle risorse umane mondo di Andreas Schnurr - affermano i segretari nazionali di FenealUil, Filca- Cisl e Fillea-Cgil, Fabrizio Pascucci, Riccardo Gentile e Marinella Meschieri in una nota. Da parte del governo, è stata ribadita la volontà di seguire la vertenza e salvaguardare i livelli occupazionali". "L’azienda - riferiscono - ha ripresentato il piano industriale annunciato alla stampa nelle scorse settimane, ricordando che per quanto riguarda la parte di ricerca e sviluppo dei materiali, HC ha confermato il suo interesse, mantenendo la sede a Bergamo, mentre per il personale che si occupa dell’assistenza ai siti produttivi la sede verrà spostata in Germania, presso Heidelberg. A questo proposito le organizzazioni sindacali hanno chiesto che sia rivisto il piano, che dovrà prevedere un consistente incremento degli organici al centro di ricerca di prodotto (I.lab), poichè diventerà il punto di riferimento mondiale. Chiediamo inoltre - aggiungono - che sia costituito a Bergamo un satellite di HC per il centro tecnico, dal quale far partire i tecnici a supporto di tutta l’area del Mediterraneo, e che siano mantenuti inalterati i siti produttivi presenti oggi in Italia, almeno sino al 2020".