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Lavoro

Ilva, oggi il tavolo al Mise: attesa per l'esito

Cresce l’attesa per il tavolo istituzionale sull’Ilva in programma oggi al ministero dello Sviluppo Economico. I sindacati attendono parole chiare e rassicurazioni dal vice premier e ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro Luigi Di Maio, altrimenti scatterà la mobilitazione generale, già programmata per l’11 settembre, con scioperi in tutti gli stabilimenti del gruppo e presidio sotto la sede del Mise. Di Maio non anticipa i temi dell’incontro.

"Quando si deve annullare una gara - ha detto - non basta che sia illegittima ma serve l’interesse pubblico concreto e attuale ed è quello che stiamo verificando adesso. Adesso so che c’è stato un eccesso di potere e che l’atto è illegittimo ma non soddisfa ancora i requisiti per riuscire ad annullarla, serve un altro requisito che stiamo verificando”.

Il contratto di aggiudicazione ad ArcelorMittal, firmato il 5 giugno del 2017, sembra ancora in bilico. Come si può proseguire, allora, la trattativa sindacale con la multinazionale dell’acciaio se la gara rischia di saltare? Il segretario generale della Fim Cisl di Taranto Valerio D’Alò, pone una questione preliminare. “Ci deve essere spiegato - afferma - se l’interlocutore che abbiamo di fronte, con cui dobbiamo fare la trattativa per uno, due giorni o un mese è quello legittimato a farla, perché altrimenti stiamo parlando con qualcuno che non è legittimato a stare al tavolo”.

Se la gara va annullata, aggiunge il sindacalista, “lo dicano chiaramente. Per andare all’incontro con serenità ci serve qualcuno che ci dica: vi state sedendo con l’acquirente dell’Ilva, altrimenti non so di cosa dovremmo parlare e con chi. Se invece Mittal resta il nostro interlocutore siamo disposti a portare avanti la trattativa anche durante le nottate, come siamo abituati a fare da sindacalisti, per portare a casa il risultato”. Per lo sciopero al momento non c’è alcun dietrofront. 

Al tavolo ministeriale parteciperanno la società AmInvestco, i commissari straordinari dell'Ilva e, oltre a tutti ai segretari generali e ai sindacati metalmeccanici, anche i rappresentati dei lavoratori chimici e del trasporto interessati alla vicenda per l'indotto.

La convocazione è arrivata poche ore dopo la proclamazione da parte di Fim, Fiom e Uilm della mobilitazione generale di tutto il gruppo Ilva per l’11 settembre con scioperi in tutti gli stabilimenti e presidio al Mise. ”Al momento non ci sono le condizioni per revocare lo sciopero”, aveva detto il segretario generale della Fim Bentivogli.

I sindacati di categoria, in una lettera inviata al premier Conte e al ministro dello Sviluppo Economico Di Maio, hanno sottolineato come dal 6 agosto ”i lavoratori attendono notizie per la ripresa del negoziato e la valutazione di legittimità da parte del Ministero della gara per l’aggiudicazione del gruppo Ilva”.

Lunedì scorso, ricordano i leader delle categorie metalmeccaniche, è stata inviata una sollecitazione al Governo mentre ”le risorse finanziarie sono ormai quasi esaurite e il 15 settembre scade l’amministrazione straordinaria”. Fim Fiom e Uil chiedono di conoscere le decisioni che il governo intende assumere sulle prospettive industriali e occupazionali del gruppo e dei suoi 14.000 lavoratori diretti e del relativo indotto.

 

( 5 settembre 2018 )

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