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Industria

Ilva di Cornigliano, positivo l'incontro al Mise

"Un incontro positivo". Questo il giudizio di Alessandro Vella segretario generale della Fim Cisl Liguria uscendo dall’incontro che si è tenuto al Mise sull’Ilva di Cornigliano al quale hanno partecipato oltre al viceministro Teresa Bellanova anche il sindaco di Genova Marco Doria e il presidente della Regione Giovanni Toti. L’accordo di programma su Genova "vige e si parte da lì ha detto la Bellanova - afferma Vella. È stato confermato il 10% dell’integrazione del reddito per i lavoratori di Cornigliano - previsto dal decreto Ilva sulla cessione ai privato appena convertito in legge - mentre si lavora con emendamenti per integrare il reddito dei lavoratori degli altri siti Ilva. In particolare di Taranto - ha detto ancora Vella". "Dopo il 10 febbraio è previsto un confronto costante fra governo e organizzazioni sindacali sul merito delle manifestazioni di interesse che saranno presentate e sul futuro del gruppo".

I sindacati dei metalmeccanici di Fim Cisl Fiom Cgil e Uilm Uil di Taranto, dando seguito ai documenti stilati il 22 e il 29 gennaio in occasione del consiglio di fabbrica delle Rsu e dell'assemblea dei delegati di Appalto e Territorio, sciopereranno, mercoledì 10 febbraio, per 4 ore nello stabilimento siderurgico Ilva per il primo e il secondo turno (dalle 9 alle 13 per il primo, dalle 19 alle 23 per il secondo), che coinvolgerà oltre ai dipendenti interni, anche i lavoratori delle ditte di appalto e del territorio, nonché le altre categorie sindacali che rappresentano pezzi importanti di attività presenti nello stabilimento. Durante lo sciopero si svolgerà un presidio vicino alla Prefettura di Taranto "a cui chiederemo - scrivono in una nota - di far da tramite con il Governo perché trasmetta la necessità, a bando scaduto, che hanno i lavoratori di conoscere i percorsi su cui si avvia la vicenda delle vendita Ilva". Fim Fiom e Uilm chiedono "chiarezza e certezze che oramai da tempo mancano nella vita dei dipendenti Ilva e del suo indotto. Riteniamo - proseguono - che sia il momento di essere uniti con la consapevolezza di condividere obiettivi comuni di ambientalizzazione del sito produttivo di Taranto, delle bonifiche del suo territorio e la tutela di tutti i posti di lavoro sia della fabbrica che del tessuto industriale tarantino".

"Taranto con il suo apparato industriale deve conservare la sua centralità nel sistema economico internazionale. In che modo il governo intende tutelate il territorio?". È quanto si chiede Valerio D’Alò, segretario generale della Fim Cisl Taranto-Brindisi, commentando le iniziative di mobilitazione. "Riteniamo non più rinviabile da parte del governo - aggiunge - il ribadire la strategicità di Taranto nel suo insieme. Confermiamo la necessità di ricevere risposte, in termini di piani industriali e ambientali, sull’ambientalizzazione dello stabilimento Ilva, a prescindere dal suo post vendita. Contestualmente - conclude D’Alò - rivendichiamo la tutela di tutti i livelli occupazionali dello stabilimento e dell’intero tessuto industriale di Taranto".

( 4 febbraio 2016 )

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