L’accordo di programma per lo stabilimento Ilva di Genova non si tocca. E’ il risultato dell’incontro che si è tenuto al ministero dello Sviluppo Economico tra sindacati, istituzioni locali, governo e ArcelorMittal. L’impianto resta dunque quello definito nel 1999 e poi modificato nel 2005, anche se una revisione dei contenuti - c’è un consenso di massima su questo - viene ritenuta inevitabile.
In particolare, Mittal ha sollevato il problema dell’estensione dell’area su cui insiste lo stabilimento, circa un milione e 200mila metri quadri, facendo notare che una parte di essa, non essendo necessaria alla produzione, potrebbe tornare al Comune di Genova per le opere di bonifica necessarie una volta perfezionata la cessione.
Da parte dei sindacati, così come da parte di Regione Liguria, Comune di Genova ed Autorità portuale, vale a dire i sottoscrittori ”istituzionali”, c’è consapevolezza che l’accordo di programma non potrà restare immutato. Ma c’è anche un fermo altolà su eventuali tagli all’occupazione. «Come è stato fatto nel passato - sostiene il segretario della Fim ligure Alessandro Vella - siamo d’accordo” ad una revisione dell’accordo ”per renderlo operativo e garantire l’occupazione, lo sviluppo, le produzioni, e i necessari investimenti e bonifiche per Genova. Per noi - sostiene il sindacalista - restano però da chiarire alcuni spetti del Piano Industriale relativi alla necessità di un maggiore investimento sulla banda stagnata e nuovi prodotti, e sulla possibilità di avviare un ragionamento rispetto alla ricerca e sviluppo di materiali piani a Genova”. Prossimi appuntamenti il 23 e 24 gennaio, per un confronto sulle aree dello stabilimento di Taranto, e il 30 e 31 per approfondimenti su Genova e gli altri siti del gruppo”.
Per il segretario confederale della Cisl Angelo Colombini ”l’accordo di programma del 2005 per l’Ilva di Genova è ancora pienamente valido. Su questo tutti i firmatari concordano e ArcelorMittal dovrà tenerne conto nell’acquisto dell’Ilva. Tuttavia è chiaro che la trattativa è unica per tutta l’Ilva, sia quindi per Taranto che per Genova e per gli altri stabilimenti, con l’obiettivo prioritario di salvaguardare l’occupazione e dare una missione specifica ad ogni sito produttivo”.
( L’articolo completo domani su Conquiste Tabloid)