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Lavoro

Ilva, a Novi Ligure lavoratori di nuovo in sciopero contro il piano industriale

Seconda giornata di mobilitazione per i lavoratori dell’ Ilva con sciopero di 8 ore su 3 turni, dopo quella del 9 ottobre, per protestare contro il nuovo piano industriale presentato da ArcelorMittal Investco sull’acquisizione del Gruppo. Il documento prevede il passaggio, non in continuità, con il contratto attuale con il rischio di perdere parti di busta paga, unito a un numero troppo elevato di esuberi: per lo stabilimento novese 54 unità. Al termine del corteo che attraverserà la città, è previsto l’intervento, tra gli altri, di Mirco Rota, coordinatore nazionale Fiom per la siderurgia. Forte la solidarietà anche da parte del sindaco Rocchino Muliere che, nei giorni scorsi, ha inviato al ministro Carlo Calenda il documento redatto dopo l’incontro in Comune con sindacati, rappresentanti degli enti locali e parlamentari del territorio. Le condizioni di ArcelorMittal Investco sono inarrivabili e non basta la rottura del tavolo decisa il 9 ottobre dal ministro per sentirci al sicuro - si legge in una nota delle Rsu - Si gioca una partita vitale per l’occupazione e le condizioni di lavoro nel sito cittadino. Per noi non esistono esuberi tanto meno esternalizzazioni e/o riassunzioni con contratti a perdere diritti acquisiti. C’è bisogno dell’impegno di tutti e delle disponibilità di ognuno perchè la posta in gioco è alta".

Un confronto vero sul piano industriale, resettando le condizioni di partenza della trattativa. Lo hanno chiesto i sindacati, in un'audizione al Senato, dopo lo stallo che dura da otto giorni, creatosi a seguito della rottura del tavolo consumata tra il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda e gli acquirenti di Am Investco.

"Il governo vuole fare quello che ha fatto:  mantenere il negoziato con la cordata che investe 4 miliardi in Ilva, ma continuare a richiamarla al rispetto dei propri obblighi, tenere il filo negoziale ma non tutti i costi". Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, al question time su Ilva alla Camera.

"Speriamo che il ministro Calenda - ha detto Rocco Palombella, segretario generale della Uilm - riesca a riaprire il tavolo. La trattativa però deve essere libera, senza condizionamenti o accordi preventivi". Marco Bentivogli, segretario generale della Fim Cisl, ha auspicato si "apra la trattativa, ci sono le condizioni perchè sia proficua, resettando però le condizioni di partenza". Anche secondo il segretario generale della Fiom, Francesca Re David, "per una trattativa seria dobbiamo conoscere il piano industriale. Finora abbiamo visto solo delle slide. Importante - ha concluso - sarebbe un intervento della Cdp".

Articolo domani su Conquiste tabloid

( 19 ottobre 2017 )

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