Sabato 23 novembre 2024, ore 4:56

Contratti

Igiene ambientale, sciopero di 24 ore, sindacati: protesta riuscita

Straordinaria riuscita dello sciopero nazionale igiene ambientale e, soprattutto, forte partecipazione ai presidi territoriali è la risposta durissima spedita a Utilitalia, Assoambiente e a tutte le imprese del comparto. Nelle grandi aziende la partecipazione è stata quasi totale e, complessivamente, sono state confermate le alte percentuali di adesione che storicamente si raggiungono”, così dichiarano le Segreterie nazionali di Fp-Cgil, Fit-Cisl, UilTrasporti e Fiadel in merito allo sciopero nazionale indetto per oggi. “L'adesione media allo sciopero è del 90% – proseguono Fp, Fit, Uilt e Fiadel – e i lavoratori sono in piazza, in presidio davanti a prefetture e comuni. Molto significativa la riuscita anche nelle piccole imprese, nel resto delle aziende private e nel Sud del Paese che, nonostante la crisi economica, ha visto la partecipazione diffusa dei lavoratori allo sciopero nazionale.

“Dispiace per il disagio arrecato ai cittadini. Si sarebbe potuto evitare se le controparti avessero avuto un atteggiamento meno rigido”. Interviene Giovanni Luciano, segretario confederale Cisl.  “Auspichiamo ora - prosegue Luciano - che l’Anci entri in campo con più convinzione per risolvere rapidamente la vertenza, perché questo settore ha potenzialità elevatissime per diventare motore di sviluppo anziché campo di battaglia per un semplice rinnovo contrattuale. Il confronto riprende già dalle prossime ore”.

"Le imprese vogliono precarizzare, vogliono poter licenziare, pensano che il nostro sia un lavoro di "straccioni" e che il massiccio ricorso ad appalti senza regole, sia la naturale via di ‘sviluppo’ per il settore - ricarano i sindacati. Abbiamo chiesto maggiore sicurezza e condizioni di lavoro migliori, anche in cambio di maggiore produttività, ma ci hanno risposto che il problema è il sindacato e la richiesta di partecipazione. Le imprese, nascoste e silenti, dietro le loro associazioni, attaccano il sindacato per indebolire i lavoratori e le lavoratrici; pensano al nostro lavoro come all’elemosina che si fa ai lavoratori. Su questo, secondo loro, non si tratta e non c’è bisogno delle parti sociali”.  "In questi due anni e mezzo di attesa - aggiungono i sindacati - i circa 100mila lavoratori del settore dell'igiene ambientale hanno dimostrato grande sacrificio e responsabilità, nonostante l'atteggiamento della controparte, nonostante il contratto scaduto, nonostante un investimento nullo sul servizio e sulle condizioni di lavoro. Noi siamo dalla parte dei cittadini ed è proprio in ragione di questo asse che vogliamo costruire con loro, che mettiamo al centro il tema del rilancio del servizio, che passa dalla discussione sull'organizzazione e la maggiore produttività senza costi aggiuntivi. Temi sui quali abbiamo dato assoluta disponibilità e messo in campo le nostre proposte anche con le Amministrazioni locali"."Forse le imprese - continuano Fp Cgil, Fit Cisl, UilTrasporti e Fiadel - dimenticano anche che chiedono sempre più soldi ai cittadini per raccogliere e smaltire rifiuti, mentre se ne producono sempre meno. Dal 2010 al 2015 la tassa è aumentata del 55%, per importo dovuto cresciuto di quasi 3 miliardi di euro e nello stesso periodo la produzione di rifiuti è calata dell'11% e le retribuzioni sono cresciute solo del 5%. Oppure si potrebbe parlare del fenomeno delle esternalizzazioni che hanno fatto aumentare i costi a danno degli utenti e peggiorato le condizioni dei lavoratori. A vantaggio di cooperative senza scrupoli contro le quali il sindacato si batte e si batterà sempre".Forse - aggiungono i sindacati - "è per questo che diamo fastidio. E come sempre in questi casi a rimetterci sono i lavoratori e i cittadini, che hanno però dimostrato, insieme alle organizzazioni sindacali, di voler fortissimamente questo rinnovo nelle tante assemblee e con lo sciopero e le manifestazioni di oggi. Per questo, grazie al loro sostegno, andremo avanti, con ancora più forza, nelle prossime ore con il solo obiettivo del "contratto subito", concludono.

 

( 30 maggio 2016 )

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