La direzione aziendale della Honeywell ha comunicato oggi ai sindacati la chiusura dello stabilimento di Atessa (Chieti) che produce turbo diesel e dove sono impiegati 420 lavoratori. L’azienda ha sostenuto che, a conclusione della procedura di solidarietà che scade il prossimo 2 aprile, verrà aperto il percorso di mobilità. I sindacati hanno immediatamente convocato un’assemblea per le 18 di stasera nella sala polifunzionale di Atessa. I lavoratori Honeywell stanno attuando da 60 giorni il presidio permanente dello stabilimento.
È stato chiesto l’intervento del Governo per chiedere "un ripensamento della scelta alla Honeywell e "l’apertura di un tavolo negoziale in un’interrogazione - a prima firma Bersani - presentata al ministro dello Sviluppo Economico Calenda dopo l’annuncio odierno di chiusura dello stabilimento di Atessa (Chieti), che occupa 420 lavoratori, da parte della multinazionale. "Questa conclusione drammatica della vertenza - si legge nel documento firmato da altri 28 parlamentari - rappresenta un duro colpo non solo per i 420 lavoratori e le loro famiglie, ma per la economia della provincia di Chieti e della Regione Abruzzo con una caduta brusca dell’occupazione, del reddito e dei consumi. Occorre operare un intervento del Governo e della Regione Abruzzo per portare la Honeywell ad una valutazione più responsabile della scelta annunciata e lavorare insieme ad una soluzione diversa che salvaguardi la presenza produttiva ed occupazionale di questa multinazionale in Abruzzo".
"Chiediamo un immediato intervento del Governo e l’apertura di un tavolo di confronto presso il Ministero dello Sviluppo Economico: l’irresponsabilità e il mancato rispetto del sindacato e delle istituzioni italiane non può passare senza una forte reazione delle istituzioni italiane". A sostenerlo è il segretario generale Fim-Cisl, Marco Bentivogli, dopo l’annuncio della chiusura dello stabilimento Honeywell di Atessa dove lavorano 420 dipendenti. "Dopo oltre due mesi di sciopero - spiega Bentivogli - durante i quali la direzione aziendale di Honeywell non ha avuto neanche la decenza di incontrare il sindacato e i lavoratori per comunicargli le proprie intenzioni questa mattina, all’indomani dell’incontro tra azienda e ministero dello Sviluppo Economico, il nuovo amministratore delegato ha comunicato la chiusura dello stabilimento per il secondo trimestre 2018 del sito abruzzese. È un epilogo inaccettabile in un quadro in cui peraltro lo stabilimento aveva sempre raggiunto elevati standard di produttività e le istituzioni italiane avevano dimostrato disponibilità a sostenere con investimenti il rilancio produttivo del sito".
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