Si chiude con un accordo tra sindacati e H&M la procedura di licenziamento collettivo con cui inizialmente la multinazionale dell'abbigliamento aveva stimato necessari, nello scorso maggio, 89 esuberi nel triangolo Milano Cremona e Venezia. L'intesa, raggiunta ieri 31 luglio presso la sede milanese di Confcommercio al termine di una lunga trattativa con Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, infatti, considera "prioritaria la ricollocazione dei lavoratori in esubero presso altri negozi della catena di abbigliamento, a parità di mansioni, inquadramenti e orari di lavoro". Stabilito anche un incentivo all'esodo, per chi deciderà di usufruirne, più altri bonus legati all'anzianità e ai carichi familiari, al fine di ridurre l'impatto sociale. 'Abbiamo siglato un'intesa che salvaguarda l'occupazione - commentano i sindacati - riuscendo nel contempo a garantire condizioni di lavoro sostenibili. Ora però è necessario - insistono - avviare rapidamente un confronto per approfondire in termini più generali sia il piano commerciale sia l'assetto organizzativo sui quali l'azienda vuole strutturare il proprio sviluppo nel mercato fast fashion nazionale, con tutte le possibili implicazioni sull'occupazione.