È in corso a piazza Montecitorio la manifestazione dei sindacati medici contro l’abolizione della Guardia medica notturna, prevista dalla bozza per il rinnovo della Convenzione dei medici e dei pediatri di famiglia. All’insegna dello slogan ’Renzi non spegnere le luci dell’assistenza notturnà, a manifestare davanti al Parlamento sono il Sindacato dei Medici Italiani (Smi), Fp Cgil Medici, Cisl Medici, Fp Uil Medici e Sindacato italiano medici del territorio (Simet). Con loro anche rappresentanti di Associazioni di Consumatori e sindaci dei piccoli comuni italiani. Ad unirli, la preoccupazione rispetto alla sostituzione di un modello di assistenza territoriale 24 ore su 24 attuale (in cui di giorno c’è il medico di famiglia e di notte la guardia medica) con un modello di assistenza 16 ore su 24, in cui di notte e nei giorni festivi il cittadino deve far riferimento al pronto soccorso e al 118 per ogni tipo di problema di salute, a prescindere dalla gravità.
Secondo Fp Cgil Medici, Cisl Medici, Uil Fpl Medici e Simet, "la notte i cittadini si potranno recare direttamente solo in ospedale, con il rischio di un aumento degli accessi impropri, oppure potranno chiamare il 118, che invece di occuparsi solo delle emergenze/urgenze sarà impegnato a far fronte anche a codici bianchi. A rischio, in particolare, l'assistenza notturna nelle zone rurali, nei piccoli comuni senza ospedali e nelle isole, dove la guardia medica rappresenta un importante presidio di sanità pubblica, attraverso il quale il cittadino può avere anche una consulenza telefonica o assistenza domiciliare direttamente con un medico". Per queste ragioni Fp Cgil Medici, Cisl Medici, Uil Fpl Medici e Simet concludono con l'hashtag: #siH24noH16.