Ún conto corrente per raccogliere fondi utili alla protesta dei lavoratori della Gkn di Campi Bisenzio (Firenze) contro la chiusura dello stabilimento, un’assemblea aperta con giuristi e giuslavoristi per parlare della nuova legge sulle delocalizzazioni indetta per giovedì sera, infine un concerto di solidarietà davanti alla fabbrica per sabato sera. Sono queste le ultime iniziative che hanno messo in piedi i lavoratori della Gkn contro i licenziamenti decisi unilateralmente dall’azienda.
Anche il sindaco Nardella si è nuovamente mosso e durante il week end ha chiesto un aiuto alla presidente della Commissione europea Ursula Von Der Leyen: “È necessario che l’Unione Europea si prenda le proprie responsabilità affinché da un lato vengano poste in essere misure di contrasto alla concorrenza sleale che sfrutta condizioni fiscali e livelli salariali più bassi in alcuni Stati rispetto ad altri, causando disoccupazione e perdita di lavoro e, dall’altro, vengano regolamentate le attività dei grandi gruppi di investimento che, talvolta beneficiando anche di aiuti pubblici, pongono in essere attività speculative”.
Intanto per chi volesse mandare una donazione ai lavoratori in protesta, queste sono le coordinate pubblicate su Facebook: Cassa di resistenza lavoratori GKN Firenze, Iban IT 24 C 05018 02800 000017089491, causale: donazione cassa di resistenza Gkn.
“Abbiamo aperto un conto della cassa di resistenza dei lavoratori Gkn, con un Iban per eventuali versamenti-donazioni - si legge nel post -. L’abbiamo fatto in collaborazione con la Mag, cooperativa mutualistica finanziaria e autogestita de La Comunità delle Piagge, presso Banca Etica di Firenze. Perché, indipendentemente dall’opinione che ognuno di noi ha degli strumenti con cui lottare contro il grande capitale, ci è sembrato giusto versare questi soldi su un conto che siamo sicuri non ha nessun tipo di legame con il fondo finanziario che ci ha chiusi, né con altri strumenti della grande finanza”. Le finalità della raccolta, spiegano, sono “strettamente legate alle finalità della lotta” e con il “crescere della cassa, valuteremo se ci saranno le condizioni e la chiarezza per procedere con forme di mutualismo operaio che ci permettano di avere ulteriore capacità di resistere nel tempo”.
Ricordiamo che la Gkn, il 9 luglio scorso tramite mail ha comunicato a tutti i lavoratori la volontà di chiudere lo stabilimento e di fatto ha avviato un licenziamento di massa. Ma la Gkn non è in crisi, come conferma anche la viceministra allo Sviluppo economico Alessandra Todde che in un’unitervista a La Stampa afferma: “La Gkn non è in crisi, di recente il gruppo con un’altra società ha incassato 3 milioni di aiuti pubblici e ora con 500 licenziamenti mette in ginocchio un territorio. Non si può accettare. Per quanto riguarda Gkn il tavolo è sospeso, le interlocuzioni vanno avanti e stiamo lavorando senza sosta per trovare una soluzione seria e per convincere l’azienda a proseguire nella direzione da noi auspicata al tavolo”.
Sara Martano