Faib, Fegica e Anisa hanno proclamato uno sciopero dei gestori che interesserà le sole aree di servizio autostradali del marchio Eni/Agip il 12 e 13 aprile 2016, per protestare contro "i prezzi troppo alti e il mancato rinnovo degli accordi economici". Lo si legge in una nota congiunta delle tre sigle, che hanno richiesto al Ministero dello sviluppo economico di intervenire per attivare la procedura di mediazione delle vertenze collettive nei confronti di Eni.
Faib, Fegica e Anisa denunciano uno "scenario di progressiva degradazione e criticità che contraddistingue il rapporto tra Eni e consumatori e gestori in autostrada" e chiedono di trovare una soluzione ad una "situazione che ha prodotto, e progressivamente continua a produrre, un danno ingiusto alle imprese di gestione, ma anche al consumatore in generale ed all’utente autostradale nel particolare". In particolare, le tre sigle parlano di "imposizione di prezzi discriminatori tra impianto ed impianto, e più elevati - addirittura di 20 cent/litro rispetto alla viabilità ordinaria - tanto da risultare penalizzanti in maniera del tutto ingiustificata per l’utenza ed assolutamente anticompetitivi e tali da causare una drammatica contrazione delle vendite per le imprese di gestione (le vendite si sono dimezzate in questi ultimi anni e solo nel 2015 - ammissione della stessa Eni in sede di presentazione dei risultati dello scorso esercizio - le perdite di erogato si stimerebbero nel 20 %), da un lato condannando queste, assieme ai loro dipendenti, al fallimento economico e dall’altro continuando a taglieggiare il consumatore che si muove sulla viabilità autostradale". A questo si aggiunge, secondo le tre sigle, il "rifiuto di rinnovare gli accordi collettivi - così come previsti dalle norme vigenti e scaduti dal 31 dicembre 2011 - tra azienda e gestori, questi ultimi vincolati all’obbligo di acquisto in esclusiva ad approvvigionarsi da Eni senza alcuna possibilità di programmare la conduzione della loro impresa ed impediti da scelte commerciali e di prezzo unilaterali e sottratte a qualsiasi negoziazione".