C’è l’intesa tra i sindacati di categoria Fim, Fiom, Uilm e Fincantieri per salvaguardare la salute dei lavoratori.
L’incontro, svoltosi in videoconferenza, si è svolto dopo diverse mobilitazioni nei vari siti scaturite anche dalla comunicazione aziendale di voler utilizzare le ferie collettive dell’anno 2020, anticipandole, a copertura del periodo di fermata (dal 16 al 27 marzo 2020 ) per l’emergenza coronavirus.
Comunicazione alla quale erano contrari sia i lavoratori che i sindacati.
Dopo ampia discussione si è convenuto che le due settimane non saranno più considerate come ferie collettive ma saranno coperte con ferie maturate nell’anno 2019 o, se non disponibili, con permessi a recupero o istituti maturati nel 2020 su base di richiesta individuale e volontaria del lavoratore. Dal 30 marzo 2020 al 3 aprile 2020 sarà avviata la richiesta di cassa integrazione ordinaria per Covid-19. Prevista la possibilità, esclusivamente su base volontaria, di optare per istituti individuali in alternativa della cassa integrazione. Deciso anche l’aumento delle attuali unità impegnate in smart working che arrivano a 550.
Inoltre non potendo avere una visibilità relativa alla fine dell’emergenza sanitaria in atto, si è convenuto di ritenere, per l’anno 2020, superate le intese sulla fermata del mese di agosto, riprogrammando le ferie attraverso il godimento individuale delle due settimane secondo quanto discusso all’interno di ciascun sito o sede Fincantieri.
Le parti si incontreranno nuovamente entro il 3 aprile per valutare ulteriori azioni da intraprendere e decidere come proseguire per affrontare l’emergenza in atto, anche sulla base di eventuali nuove disposizioni governative.
Nel frattempo le Rls valuteranno unitamente al personale aziendale la messa in opera di tutte le condizioni necessarie ad una ripresa delle attività che garantisca la sicurezza dei lavoratori.