A rischio il progetto per l’acquisizione da parte di una nuova società della Om Carrelli. La Lcv Tua Works che doveva subentrare nello stabilimento di Bari con l’impegno ad occupare i 194 lavoratori del sito barese e gli oltre 800 dipendenti dell'area portuale di Gioia Tauro, ha infatti fatto sapere che il progetto industriale, frutto di un protocollo d'intesa sottoscritto il 7 ottobre 2015 con Mise, Invitalia, regioni Calabria e Puglia, verrà fortemente ridimensionato, tanto da non prevedere più un impegno occupazionale sull'area calabrese.
E’ quanto si legge in un comunicato della Fim Cisl a firma del segretario nazionale Feridinando Uliano. “Nei giorni scorsi - sottolinea il sindacalista - abbiamo apprezzato le dichiarazioni del presidente del Consiglio Renzi rispetto alla crisi che sta coinvolgendo i lavoratori della ex OM Carrelli”. Ma, alla luce di quanto accaduto ieri nel corso dell’incontro con la Lcv Tua Works al Mise, il sindacalista sollecita il premier a “passare dalle dichiarazioni ad un intervento concreto e risolutivo della Presidenza del Consiglio”.
Preoccupato anche il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. “Non può finire qui”, ha detto. “Questa vicenda lunga, nella quale abbiamo lottato davanti ai cancelli, abbiamo provato a fermare il prelievo dei macchinari, va chiusa in maniera positiva. La nostra solidarietà nei confronti della Calabria è assoluta, perchè patiamo sulla nostra pelle tutto questo”.
Uliano, dal canto suo, parla di una comunicazione “gravissima”, che mette “a forte rischio l’intero progetto”. “Siamo passati da avere una soluzione occupazionale e di reindustrializzazione per oltre mille lavoratori, tra Calabria e Puglia a riesaminare tutta la sostenibilità del progetto nel nuovo piano industriale”, spiega. “I lavoratori della ex-OM Carrelli di Bari non hanno più tempo”, avverte il sindacalista, ricordando che “la copertura economica dell'indennità di mobilità scadrà nel prossimo mese”.
Il tavolo ministeriale sarà riconvocato il 19 maggio per valutare la fattibilità del progetto industriale alla luce del ridimensionamento comunicato. “In quella data - conclude Uliano - dovranno presentarci tutte le valutazioni positive di tutti i soggetti del protocollo: Invitalia compresa. Altrimenti sarà inevitabile una situazione di conflittualità sociale”.