Intanto i sindacati dei metalmeccanici hanno sospeso lo sciopero in programma per la giornata di ieri. A convincerli il crono-programma indicato, con un primo tavolo tecnico lunedì. Mentre già sabato potrebbe esserci un incontro tra Patuanelli e l’ad di ArcelorMittal Italia, Morselli. La trattativa entrerebbe nel vivo ad ottobre e entro lo stesso mese, questo l’obiettivo, si dovrebbe concludere con la definizione del piano industriale e dell’assetto societario che vedrebbe lo Stato entrare nel capitale per il tramite di Invitalia. Il ministro ha spiegato infatti ai sindacati come a breve dovrebbe arrivare a conclusione la due diligence avviata da Invitalia e finalizzata al possibile coinvestimento in ArcelorMittal. Quanto agli investimenti le cifre in ballo sono importanti, avrebbe riconosciuto il titolare del Mise. Si parla di non meno di 3 miliardi di euro. Risorse per riprogettare e modernizzare lo stabilimento. Resterebbero fondamentali anche i fondi che arriveranno dall’Unione europea. Il tutto, ha tenuto a ribadire il ministro, “garantendo sostenibilità ambientale, economica e sociale”. È su questa linea e partendo dall’accordo di marzo che il consulente governativo per il dossier, Francesco Caio, e l’ad Invitalia, Domenico Arcuri, “stanno portando avanti - dice Patuanelli - la trattativa ponendo come punti fermi la piena produzione alla fine del piano e necessità di investimenti anche privati”. Rimane da risolvere invece la controversia tra Ilva in amministrazione straordinaria e ArcelorMittal che riguarda oltre 200 milioni di canoni d’affitto e quote CO2 che i franco-indiani devono ai commissari straordinari.