Venerdì 17 maggio 2024, ore 13:45

Industria

Ex Ilva: necessaria la sopravvivenza del gruppo

Approfondire già a partire dalle prossime settimane il piano industriale presentato dal Governo per Acciaierie d’Italia (ex Ilva) è una necessità per i sindacati. Tante le questioni messe sul tavolo durante l’ultimo incontro tenutosi a Palazzo Chigi. I Commissari hanno illustrato la situazione sullo stato degli impianti dopo i rilievi effettuati in questi mesi, evidenziando una situazione più grave del previsto, con oltre mille interventi da effettuarsi tra messa in sicurezza e manutenzione, di cui l’80% di essi è destinato al siderurgico di Taranto. Rilievi e interventi necessari - come sottolinea la Fim - per poter produrre in condizioni di massima sicurezza. “Il piano presentato dai Commissari è funzionale a costruire le garanzie per la restituzione del prestito ponte di 320 milioni per costruire le pre-condizioni necessarie alla sopravvivenza dell’impianto tarantino” affermano in una nota il segretario generale Fim, Ferdinando Uliano e il segretario nazionale Fim, Valerio D’Alò. Il Governo proprio in funzione di ciò ha dichiarato - attraverso il ministro Adolfo Urso - la messa a disposizione di 150 milioni di euro funzionali a tenere in attività il siderurgico in attesa del prestito ponte Ue.

Il piano, inoltre, prevede un intervento sull’altoforno 4 (Afo4), già nelle prossime settimane, al fine di sfruttarne la piena capacità produttiva; contemporaneamente ci saranno interventi per riattivare la produzione su Afo2 ed entro il primo trimestre del 2025 la ripartenza di Afo1. Questo per raggiungere un tonnellaggio pari a 6 milioni entro la fine del 2025. “Il raggiungimento di questi volumi produttivi - continuano Uliano e D’Alò - consentirebbe la restituzione di una parte del prestito ponte a partire dal 2027”. Nel piano inoltre gli investimenti su due altoforni elettrici, alimentati con il pre-ridotto, dovrebbero partire nel primo semestre 2025 e terminare il primo semestre 2027 per consentire poi la messa in marcia degli impianti. Il Governo ha anche comunicato che a partire dalla seconda metà di maggio sono programmate visite presso gli stabilimento ex Ilva da parte di società che hanno manifestato interesse per il possibile acquisto del polo siderurgico.

“Da quanto emerso - spiegano i sindacalisti Fim - il piano presentato è costruito per garantire la sopravvivenza del Gruppo ex Ilva, si basa esclusivamente sulla necessità di riattivare gli attuali altoforni in piena sicurezza e in grado di poter sviluppare quei volumi produttivi necessari per creare la liquidità utile alla restituzione del finanziamento Ue. Come Fim - sottolineano - abbiamo ribadito la necessità di approfondire nel dettaglio il piano, oltre che consentire alle parti sindacali un confronto nei prossimi mesi al fine di presentare un programma industriale di sviluppo del futuro gruppo siderurgico, anche dopo l’ingresso di nuovi soggetti imprenditoriali, in grado di garantire livelli occupazionali e volumi produttivi al pari di quanto conseguito nei momenti migliori e nelle condizioni di maggiore sostenibilità ambientale”.

Sara Martano
 

( 30 aprile 2024 )

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