A una settimana dal primo presidio dopo la pausa di agosto, una delegazione di lavoratori di Eurallumina è tornata a Cagliari per la mobilitazione permanente promossa dalla Rsu durante l'iter delle autorizzazioni ambientali richieste dall'azienda per la ripresa produttiva dell'impianto di allumina del Sulcis. Entro il 15 settembre Eurallumina dovrà consegnare al Savi, il Servizio valutazioni ambientali dell'assessorato regionale dell'Ambiente, i documenti necessari a rispondere alle richieste di chiarimenti e integrazioni al progetto che prevede una nuova centrale termica a carbone, l'adeguamento della raffineria per utilizzare bauxiti tri-idrate come materia prima per la produzione dell'allumina e l'ampliamento del bacino dei fanghi rossi, residui del ciclo produttivo.
Ogni giorno, intanto, un centinaio di addetti si alternano al lavoro per la gestione dell'impianto: come più volte precisato dalla Rsu, lo stabilimento ha si fermato la produzione ma non è mai stato chiuso definitivamente. Anzi, riferisce la rappresentanza sindacale, sono sempre più frequenti le visite di dirigenti e tecnici della proprietaria Rusal negli impianti di Portovesme.