Cresce il pressing degli operai dell'Eurallumina sulla Regione Sardegna per la chiusura dell'iter per il riavvio della fabbrica di raffinazione della bauxite per produrre allumina a Portovesme, nel Sulcis, dove si è in attesa della soluzione anche della vertenza per gli ex Alcoa.
Oggi corteo e nuova mobilitazione davanti al palazzo della Regione sfidando la pioggia battente: "siamo alle battute finali - dicono - il tempo è quasi terminato". "Per noi le cose sono fatte: la conferenza dei servizi l'8 febbraio si è chiusa - spiega per la Rsu Antonello Pirotto - certo alcune verifiche sono ancora in corso, giustamente diciamo, ma ormai si è arrivati al dunque. Non vogliamo e non possiamo andare oltre il 2017: vuol dire che ben prima di Natale la delibera regionali di Valutazione di impatto ambientale per la ripresa produttiva perchè senza il provvedimento non ci può essere neanche il sostegno degli ammortizzatori sociali. Ma noi facciamo la battaglia per il lavoro".
Tra richieste di integrazioni alla documentazione e conferenze di servizi, l'iter non si è ancora concluso. Il Mibact ha espresso parere negativo sul progetto. Nel frattempo operai ed Rsu hanno organizzato innumerevoli iniziative, dai sit-in davanti all'assessorato regionale dell'Ambiente, con frequenza settimanale, ai presidi a Roma, culminati l'anno scorso nell'incontro con l'allora presidente del Consiglio dei ministri Matteo Renzi.
"Crediamo che sia arrivato il momento per indicare una data certa per la predisposizione degli atti propedeutici alla delibera regionale per il Via", sostiene la Rsu, "ed essendo procedimento congiunto, l'Aia, in carico alla provincia Sud Sardegna. Tali provvedimenti non potranno pervenire oltre la scadenza del 2017. A rischio anche il sostegno ai lavoratori e alle loro famiglie in termini di ammortizzatori sociali", segnala la rappresentanza sindacale, "situazione evidenziata il 28 ottobre scorso al ministro del Lavoro Giuliano Poletti", intervenuto a Cagliari alla 48esima Settimana Sociale dei Cattolici italiani.
Secondo gli operai "ci sono ancora nell'Isola troppe vertenze non chiuse, troppi lavoratori e le loro famiglie nella disperazione per la mancanza di reddito e di dignità ne è un esempio questi lavoratori del Geoparco accampati qua sotto". Appena arrivati in corteo, infatti, le tute verdi hanno trovato ad attenderli sotto il colonnato del palazzo una delegazione di ex lavoratori Ati Ifras e c'è stato un commosso scambio di saluti, concluso in un applauso finale. In mattinata una delegazione della Rsu della fabbrica dovrebbe incontrare alcuni esponenti della Giunta regionale.
(Approfondimento domani su Conquiste Tabloid)