È stato firmato oggi al tavolo del Ministero dello sviluppo economico l’accordo tra i vertici di Esaote, le istituzioni locali e i sindacati: un accordo che, affermano in una nota Fiom-Cgil e Fim-Cisl, recepisce il testo siglato lo scorso 25 settembre dalle parti, vede il mantenimento degli attuali livelli occupazionali e conferma la strategicità del sito di Firenze nell’ambito del business ultrasuoni. «Le sonde si confermano infatti l’elemento qualificante della catena del valore del business ultrasuoni - si legge nel verbale - e tenderanno nel futuro a diventare ancor più l’elemento critico del successo». Viene inoltre confermata su Firenze la realizzazione entro il 2018 dell’hub logistico mondiale per gli ecografi. L’azienda si è impegnata ad investire 5,2 milioni di euro nell’operazione.
I sindacati hanno espresso soddisfazione per l’esito della vicenda, che fino a qualche mese fa sembrava indirizzata verso un ridimensionamento della realtà fiorentina. . Per Flavia Capilli (Fim-Cisl) è stato "fondamentale l’impegno di tutta la rappresentanza sindacale che sin dall’inizio ha sostenuto attivamente le iniziative di mobilitazione a sostegno della vertenza e tenute informate le maestranze sempre nella maggiore trasparenza. La tenuta delle nostre convinzioni ci ha portato oggi ad arrivare ad un accordo che riporta sul territorio fiorentino investimenti e prospettive". "Il merito è innanzitutto dei lavoratori - ha detto Daniele Calosi (Fiom-Cgil) - che in questi mesi hanno saputo rimanere uniti. Il cambio di passo nelle relazioni sindacali da parte dell’azienda ha poi dato modo di giungere ad un accordo condiviso. Strategico è stato anche il ruolo delle istituzioni locali. "Soddisfatte anche le istituzioni: "Un anno e mezzo fa si parlava di Esaote per una pesante ristrutturazione aziendale che sarebbe costata molti posti di lavoro", osserva il sindaco Dario Nardella, secondo cui "grazie anche al nostro impegno in prima fila in una vertenza difficile si è giunti a un accordo col quale nessun posto di lavoro andrà perso, anzi".