È saltato l’incontro al ministero dello Sviluppo economico che avrebbe dovuto tenersi domani sulla vertenza Ericsson. La multinazionale svedese, che ha deciso di tagliare circa 400 posti di lavoro in Italia di cui 137 a Genova, ha fatto sapere di non dover intervenire alla riunione perché ritiene che "il confronto di merito deve svolgersi per la fase esclusivamente sindacale nelle sedi delle associazioni industriali cui le aziende stesse appartengono".
Il Mise ha confermato la propria disponibilità ad attivare il confronto tra le parti ma per forza di cose ha dovuto annullare l’incontro. I lavoratori oggi sono scesi immediatamente in piazza e hanno bloccato il casello autostradale di Genova Aeroporto.
"La decisione di Ericsson di non partecipare all’incontro al Mise la dice lunga sulle reali intenzioni dell’azienda, che non ha presentato alcun piano industriale e manifestato solo l’intenzione di lasciare a casa altri 137 lavoratori genovesi - afferma Luca Maestripieri, segretario generale Cisl Genova. E’necessario che le istituzioni locali si rivolgano subito al Governo perché l’esecutivo intervenga immediatamente e con decisione affinché Ericsson la smetta di considerare l’Italia e Genova in particolare un luogo dove prendere, ad esempio i fondi per il trasferimento agli Erzelli, e non restituire in termini di occupazione e sviluppo".