Uno sciopero di due ore in tutti gli stabilimenti italiani dell’Eni da indire a livello territoriale e l’Assemblea nazionale dei delegati a Roma il 28 novembre. Lo hanno deciso Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uitec, mettendo "sotto accusa" la politica industriale di Eni che, secondo i sindacati, "con il nuovo piano di riassetto abbandona la "chimica verde" e la relega a fanalino di coda dell’Europa". Temono "l’azzeramento di altri investimenti previsti, mentre - affermano - l’interesse di Eni sembra rivolto esclusivamente ai mercati internazionali".