Non ha avuto buon esito l' incontro di ieri, presso il ministero del Lavoro, tra Enel e sindacati. Le segreterie nazionali dei tre sindacati hanno subito deciso una serie di iniziative di protesta prima fra tutte lo sciopero dello straordinario in tutta l’Azienda, a partire dal 3 settembre fino al 2 ottobre 2018. Il confronto - spiegano i sindacati di categoria Filctem-Cgil, Flaei-Cisl, Uiltec-Uil - si è concluso in modo negativo per la preclusione dimostrata da Enel che ha mantenuto le sue posizioni in merito ai nuovi assetti su distribuzione, mercato, termoelettrico e Enel Green Power, alle mancate assunzioni, agli interinali e alla contrattazione di secondo livello. Avvio dello stato di agitazione, dunque, blocco degli straordinari, spostamento d’orario e ore viaggio eccedenti il normale orario di lavoro. Da non escludere anche uno sciopero generale.
Le segreterie nazionali di Filctem-Cgil, Flaei-Cisl, Uiltec-Uil hanno chiesto al Governo di essere convocate per approfondire la delicata situazione di Enel che, nonostante l’importante risultato netto (+40.7%) e ricavi di oltre 74 miliardi di euro (+5,7%), continua a ridurre l’occupazione.