NUova rottura tra sindacati e Embraco. L’incontro in programma all’Unione Industriale di Torino non ha modificato le posizioni emerse lunedì scorso al ministero dello Sviluppo Economico: il gruppo brasiliano ha rifiutato ancora una volta di ritirare i licenziamenti e i sindacati in risposta si sono alzati dal tavolo. Embraco non ha quindi avuto il tempo di ribadire la sua proposta, un contratto part-time di 6/7 mesi per i lavoratori. Lavoratori che hanno atteso la fine dell’incontro in presidio, fuori dall'Unione Industriale.
Ora le parti hanno tempo fino al 25 marzo per trovare un'intesa in sede istituzionale, dopodiché l'azienda ha 120 giorni per far partire le lettere di licenziamento. La prossima settimana è previsto un nuovo incontro a Roma tra Calenda ed i sindacati.
Nel frattempo Invitalia, l’agenzia del Mise per l’attrazione degli investimenti, prosegue nella sua attività di scouting per costruire un percorso di reindustrializzazione. Accanto ad Invitalia, ma non si sa se in raccordo o in modo indipendente, si muove anche Randstad Solution, società torinese di consulenza, a caccia di imprese interessate a insediarsi a Riva di Chieri. Il suo intervento è stato chiesto dall’Embraco all’inizio di gennaio - riferiscono i sindacati - quando è stata aperta la procedura di licenziamento collettivo.
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