Di fronte al diktat di Embraco i sindacati scelgono di alzare il livello dello scontro. Visto che l’interlocutore non è disponibile a negoziare attorno ad un tavolo, Fim Fiom e Uilm hanno deciso di portare in piazza la vertenza. I dettagli sono ancora da definire, ma è certo che la manifestazione si svolgerà a Torino, a pochi chilometri dunque dallo stabilimento di Chieri. La data ipotizzata è venerdì 2 marzo, prima delle elezioni. Per l’occasione si muoveranno i segretari generali dei metalmeccanici, Marco Bentivogli, Francesca Re David e Rocco Palombella.
Stamane un lavoratore dell’azienda, Daniele Simoni, da 25 anni operaio presso Riva di Chieri, si è incatenato ai cancelli della fabbrica. “Non voglio mollare, è la mia fabbrica che mi ha dato da mangiare per 25 anni, finchè c’è uno spiraglio non mollerò”.
Deciso a non mollare è anche il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, che oggi è volato a Bruxelles per incontrare la commissaria europea alla Concorrenza Margrethe Vestager e chiedere una verifica sulle condizioni che hanno portato alla delocalizzazione verso la Slovacchia, della produzione dello stabilimento di Riva di Chieri".
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