Dopo Ideal Standard, nel sito di Roccasecca, in provincia di Frosinone, parte l’era di Saxa Grestone, la società di Francesco Borgomeo che ha rilevato lo stabilimento e convertito la produzione.
Si comincia domani con la riaccensione del primo forno, completamente riconvertito con un investimento importante, da dove usciranno tra qualche giorno i primi sampietrini in gres porcellanato. Se tutto va bene l’avvio della produzione avverrà tra fine febbraio ed inizio marzo.
Entro marzo rientrerà in fabbrica anche un’altra parte di lavoratori, che va ad aggiungersi agli 80 operai che sono già tornati al lavoro in questi mesi per occuparsi della manutenzione, dello smontaggio e del rimontaggio degli impianti. Per i rimanenti ci sarà ancora un anno di cassa integrazione in continuità già firmata alla Regione Lazio, in attesa del rientro definito in fabbrica che avverrà gradualmente. Inoltre se ci fossero dei ritardi sull’arrivo della cigs non vi saranno disagi per i lavoratori poiché un accordo sottoscritto tra Saxa Grestone e Banca Popolare del Cassinate garantisce la copertura degli stipendi attraverso l’anticipazione da parte della banca.
Per la seconda metà dell’anno dovrebbe partire l’impianto di macinazione per l’utilizzo delle ceneri derivanti dalla produzione. Tutti i lavoratori comunque rientreranno in fabbrica entro marzo 2020.
Intanto i primi ordini già ci sono, le richieste per la maggior parte arrivano dal nord Europa, Germania e Austria in primis, e questo fa ben sperare per arrivare presto al massimo della capacità produttiva dello stabilimento.
Molto soddisfatti i sindacati territoriali che solo un anno fa hanno posto enorme fiducia nel processo di riconversione industriale della ex Ideal Standard auspicando una rapida accelerazione delle procedure autorizzative.
“Siamo molto soddisfatti del percorso fatto in questo anno - afferma Antonella Valeriani, segretaria generale della Femca Cisl di Frosinone raggiunta al telefono -. Il piano è in linea con tutto il progetto fissato sia in termini di rientro dei lavoratori sia in termini di avvio della produzione ”.
Un epilogo positivo insomma per i lavoratori e per il territorio “frutto di un grande lavoro di squadra tra l’imprenditore, il sindacato e le istituzioni - sottolinea Valeriani -. Ognuno ha fatto la sua parte affinché tutto funzionasse nel migliore dei modi. Naturalmente ora continueremo a monitorare tutte le fasi fino alla conclusione della vicenda”.