Siglato l’accordo per la ripresa in sicurezza anche con la direzione aziendale di Cnhi. Lo fa sapere la Fim Cisl che tiene a precisare che l’intesa seguirà i limiti e i tempi che saranno fissati dal Governo.
E così anche Cnhi subito dopo Fca ha condiviso con i sindacati un accordo specifico per il Gruppo che in Italia occupa oltre 16 mila lavoratori.
Un’intesa importante che ha ricevuto l’approvazione anche del Professor Burioni, noto virologo di fama internazionale impegnato in prima linea contro il Covid-19.
“I due punti principali dell’intesa sono la fase pre-ripartenza e la ripartenza stessa - affermano il segretario generale Fim Cisl Marco Bentivogli e il Coordinatore Nazionale Settore Automotive Fim Cisl, Raffaele Apetino - che ovviamente sarà graduale e non coinvolgerà da subito tutti i siti produttivi di Cnhi”.
“Nella fase pre-ripartenza - sottolineano i sindacalisti - l’accordo mette al centro quanto come Fim Cisl sosteniamo e come molte Regioni stanno già facendo e cioè quello di prevedere su base volontaria la possibilità ai lavoratori di sottoporsi ai test sierologici iniziando dallo stabilimento pilota di Iveco defence di Bolzano, oltre all’igienizzazione di tutti gli ambienti di lavoro e alla sanificazioni di tutti gli spazi chiusi”.
Le aree interessate dall’igienizzazione prima della ripresa produttiva saranno le postazioni di lavoro, gli spazi comuni, uffici, aree riunioni, logistiche passando dai mezzi di servizio (carrelli elevatori e bull) fino ad arrivare alle aree relax ed auto aziendali.
“Per la fase della ripartenza abbiamo introdotto tutte le soluzioni possibili per mettere in sicurezza i lavoratori - continuano i sindacalisti Fim - tra cui misurazione della temperatura a tutte le persone che entreranno in azienda attraverso telecamere fisse termiche e telecamere termiche mobili coadiuvato da personale formato e coordinato dal medico competente di sito; mascherine chirurgiche per tutti i lavoratori (due per ogni turno di lavoro); dispenser di gel igienizzanti in aree specifiche degli stabilimenti; distanza sociale di 1 metro mediante revisione dei layout e tempi di lavoro; rispetto della distanza sociale anche per quanto concerne la mensa e le aree ristoro”.
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