Un appello al "massimo impegno per ridurre gli esuberi": è quello che le segreterie nazionali di FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil rivolgono alle istituzioni locali nella vertenza Cementir, il colosso italiano del cemento che nei giorni scorsi ha annunciato 23 licenziamenti allo stabilimento di Arquata Scrivia (Alessandria), dove oggi è in programma l’assemblea pubblica indetta dalle Rsu Cementir e dai sindacati alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni e ai parlamentari del territorio. Per venerdì, inoltre, saranno nella cittadina piemontese per una conferenza stampa le segreterie nazionali dei sindacati, che parlano di "situazione drammatica" alla Cementir. "Cosa vuole fare l’azienda dei suoi stabilimenti?", domandano i rappresentanti dei lavoratori. "Perchè sta esternalizzando tutta una serie di funzioni proprie di un cementificio? Ha forse intenzione di indirizzare il proprio business verso altre produzioni, ad esempio passando dal cemento all’energia elettrica attraverso la riconversione dei cementifici in termovalorizzatori?" sono gli altri interrogativi dei sindacati.