Continua la fase di incertezza per la Borsalino e i suoi lavoratori. Si apre, infatti, la prospettiva di una nuova gara dopo la presa di posizione della curatela che ha sciolto il contratto di affitto del marchio alla società Haeres Equita dell’imprenditore italo-svizzero Philippe Camperio.
Netta la posizione dei sindacati per i quali la priorità rimane sempre salvaguardare i lavoratori: “Abbiamo chiesto ai curatori di valutare l’inserimento di una clausola sociale che mantenga l’occupazione sul territorio - affermano Claudio Cavallaretto (Cisl) ed Elio Bricola (Uil) dopo l’incontro con i curatori fallimentari della Borsalino, Stefano Ambrosini e Paola Barisone -. Serve chiarezza per tutti e su tutti i fronti, considerato anche che ci sono delle indagini in corso”.
Dall’incontro i sindacati si aspettavano risposte, invece sono arrivate nuovamente tante altre domande. Mercoledì scorso Camperio aveva comunicato ai sindacati di aver saldato in ritardo le rate di affitto di novembre, dicembre e gennaio, ma la notizia del decreto del Tribunale che revoca il contratto d’affitto è arrivata giovedì sera. “Un conto sono i ritardi tra privati - affermano i sindacalisti -, altro è quando c’è di mezzo un fallimento. Ora ci sono 90 giorni di tempo per restituire l’azienda, periodo che coincide con l’affitto che scadeva a maggio. Ai lavoratori - continuano i sindacalisti - abbiamo spiegato che l’azienda sarà presa in carico da Borsalino Spa con una gestione provvisoria in attesa della gara tra i soggetti interessati: non si ferma la produzione, gestita dai curatori fallimentari. Inevitabile ora - concludono - venire a patti sul marchio, con l’obiettivo di vendere tutto insieme, con un’asta che diventi competitiva”.
Leggi l’articolo completo di Sara Martano domani su E-dicola Conquiste Tabloid