Sindacati delusi dopo l’incontro di ieri al ministero dello Sviluppo economico con i vertici del gruppo Candy. L’azienda va bene, ma ai lavoratori italiani vengono chiesti ancora sacrifici. Questo il succo della questione secondo quanto comunicato dalle rappresentanze dei lavoratori. Dati alla mano, infatti, l'andamento dei primi sei mesi di Candy Hoover è stato "il miglior semestre di sempre" con una crescita a due cifre delle tre divisioni (lavaggio, built in e piccolo elettrodomestico). Al momento tuttavia non saranno modificati i previsti volumi nello stabilimento di Brugherio (Milano): l'aumento dei pezzi venduti verrà supportato dalle fabbriche in Russia e in Cina. Così almeno si è espresso il Ceo del gruppo Beppe Fumagalli incontrando le organizzazioni sindacali Fim e Fiom e le Rsu. Niente di positivo quindi per l'Italia e Brugherio, dove - ricordano i sindacati in una nota nella quale danno conto delle indicazioni dell'azienda - i dipendenti continuano a lavorare tre mezze giornate a settimana in Contratto di solidarietà. La delegazione sindacale ha chiesto di dirottare verso lo stabilimento italiano almeno parte dei maggiori volumi mentre Candy ha ribadito l'intenzione di portare a termine, nel più breve tempo possibile, il piano industriale che prevede circa 20 milioni di investimenti a Brugherio. Gli esuberi dichiarati nel frattempo rimangono circa 300.