Con la riforma delle Camere di Commercio gli esuberi in Toscana, tra diretti e indotto, potrebbero arrivare a circa 400.
È quanto si afferma in una nota dei sindacati Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs della Toscana che per domani pomeriggio hanno promosso a Firenze un presidio dei lavoratori delle Camere di commercio davanti alla sede della prefettura in via Cavour. Oltre ai lavoratori diretti, è stata annunciata la partecipazione di quelli dell’indotto e delle aziende speciali. Le richieste dei sindacati riguardano, si spiega in una nota, "la necessità che il decreto delegato che il Governo si accinge a varare non penalizzi i lavoratori del sistema camerale e i servizi resi alle imprese ed al territorio. La preoccupazione tra i lavoratori è molto forte perchè, nelle bozze circolate in queste settimane, si prevederebbe un taglio del personale che in Toscana potrebbe riguardare oltre 200 persone solo tra i lavoratori diretti e di altrettanti lavoratori che operano nelle aziende speciali e nell’indotto, senza peraltro prevedere alcuna clausola di garanzia di ricollocamento. A questo si aggiunga il timore che il decreto provveda ad un sostanziale svuotamento delle funzioni e del ruolo delle Camere di commercio, con un evidente danno per i territori e per le imprese in termini di servizi e garanzia di legalità, specie in un sistema economico e produttivo fondato sulla piccola e media impresa come quello toscano".