Oggi presidio di protesta, di fronte ad Assolombarda, per il rischio licenziamenti al call center Call&Call di Cinisello Balsamo (Milano), che impiega 186 persone addette ai servizi di customer care per 3 importanti società finanziarie e bancarie italiane: ING Direct, Agos Ducato, Fiditalia.
Il gruppo Call&Call nasce nel 2002 proprio a Cinisello Balsamo (dove tuttora risiede la Holding): da qui, grazie anche alla capacità dei lavoratori, la società si espande su tutto il territorio nazionale e oggi impiega circa 2.500 dipendenti, fatturando 57 milioni all’anno. Il 10 aprile il Consiglio di amministrazione dell'azienda ha aperto la procedura di licenziamento collettivo per la chiusura del sito.
Da luglio 2014 il personale di Cinisello Balsamo è in contratto di solidarietà di tipo difensivo, sottoscritto con i sindacati al fine di evitare un esubero di 41 unità. Con una mossa spregiudicata la proprietà, senza aver mai comunicato le difficoltà legate alla gestione del contratto di solidarietà, ha dirottato parte del flusso di lavoro su altre sedi del gruppo, anche assumendo nuovo personale con il contratto a tutele crescenti e senza averci dato risposte rispetto a ciò che già vedevamo e di cui chiedevamo informazioni.
Si vorrebbe giustificare la chiusura del sito di Cinisello Balsamo con motivazione legate al maggior costo del lavoro, dovuto peraltro alla sola anzianità, scaricando sul solo territorio lombardo tutte le difficoltà aziendali.
AUDIO. La dichiarazione di Pietro Savino, Fistel Cisl Milano rilasciata a Labor Tv