Fumata nera al Mise per la Jde di Andezeno (Torino), multinazionale olandese produttrice di caffè con i marchi Hag e Splendid che ha deciso la chiusura dello stabilimento dal 2019 e il conseguente licenziamento dei lavoratori.
I sindacati di categoria Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil parlano di “posizioni dell’azienda inaccettabili con una totale mancanza di responsabilità sociale. La chiusura del Gruppo Jde (secondo player mondiale del caffè) verso qualsiasi ipotesi che non preveda il licenziamento dei 57 lavoratori del sito - affermano i sindacati - denota la totale mancanza di volontà nel trovare strade che possano dare soluzioni occupazionali per i lavoratori di un territorio già fortemente penalizzato”. La società ha dichiarato che la decisione di chiudere i battenti in Italia si è resa indispensabile perché la vendita del caffè macinato è calata in modo drastico negli ultimi anni, a causa dell’ingresso nel mercato di cialde e capsule.
Si tratta quindi di una vera e propria delocalizzazione delle produzioni che mette a serio rischio anche ciò che resta della sede di Milano. Il progetto, infatti, è quello di trasferire la produzione in uno dei quindici impianti dislocati in Europa (in particolare quello in Bulgaria).
“La notizia dell'accordo tra Jde e Illy per la produzione e commercializzazione di caffè in capsule in alluminio - osservano ancora Fai Flai e Uila - desta ulteriore sconcerto poiché dimostra come questo gruppo si muova in modo importante nel mercato italiano ma nello stesso tempo decide di cessare tutte le produzioni in questo Paese”.
Il Mise, la Regione Piemonte e le organizzazioni sindacali hanno chiesto al gruppo di rivedere la sua posizione e, quantomeno, di considerare la possibilità di processi di reindustrializzazione del sito.
Un nuovo incontro è già stato fissato per la prossima settimana con la speranza di trovare una soluzione positiva per i lavoratori mentre continua il presidio davanti alla fabbrica.