La Bristol-Myers-Squibb lascia Anagni, in provincia di Frosinone, e mette in vendita lo stabilimento. Un vero e proprio fulmine a ciel sereno per i lavoratori dello stabilimento farmaceutico (circa 700) di proprietà della multinazionale americana da 52 anni presente nel territorio.
La decisione è stata comunicata ufficialmente dalla società ai sindacati nella sede di Unindustria Frosinone. Presenti la Rsu e i segretari generali di categoria Antonella Valeriani (Femca Cisl) Sandro Chiarlitti (Filctem Cgil), Mauro Piscitelli (Uiltec Uil).
Da tempo il sito produttivo anagnino era alle prese con un sotto dimensionamento. Nella prima decade di dicembre, le nuove società interessate all’acquisto della fabbrica, effettueranno dei sopralluoghi per poi avanzare le proprie eventuali offerte.
La notizia preoccupa sia i sindacati che i 700 dipendenti della storica azienda farmaceutica, tassello importante del sistema industriale del territorio ciociaro.
"Ovviamente siamo rammaricati e preoccupati per questa scelta dell’azienda che lascia il territorio dopo tanti anni - afferma Antonella Valeriani, segretario generale Femca Cisl Frosinone - ma allo stesso tempo siamo consapevoli che lo stabilimento di Anagni è un’eccellenza nel settore farmaceutico. In questi anni sono stati fatti investimenti in tecnologia e in formazione ed oggi è uno degli stabilimenti più performanti nell’ambito farmaceutico. Per questo crediamo che lo stabilimento susciterà l’interesse di società del settore”. “Inoltre - continua Valeriani - in accordo con l’azienda, pur in ambito di trattative private, seguiremo passo passo tutto il processo della vendita per verificare e vigilare la solidità di un futuro acquirente e la validità di un piano industriale che garantisca la produzione e l’occupazione".
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