Giorni cruciali per i lavoratori e le lavoratrici della Brioni, azienda abruzzese diventata famosa in tutto il mondo per il pret-a-porter di lusso maschile. Circa 700 lavoratori su 1.200 complessivi con 13 autobus sono partiti da Penne, in provincia di Pescara, per manifestare a Roma sotto la sede del Mise dove è in corso il primo incontro sulla vertenza che vede a rischio circa 400 posti di lavoro. La holding francese Kering, proprietaria del marchio, nei giorni scorsi ha infatti annunciato la decisione di tagliare i posti di lavoro a causa del calo di commesse. L’incontro romano non è entrato nel merito delle questioni perché l’azienda non aveva, appunto, presentato il piano industriale ed era solo intenta a parlare di esuberi. Dopo le richieste dei sindacati, Giampiero Castano, responsabile della Unità gestione vertenze del Mise, ha fissato una nuova data di incontro per il 22 marzo.