Lavoratori Bricoself in agitazione con la sospensione di tutte le prestazione straordinarie. La protesta, indetta dai sindacati nazionali di categoria Fisascat Cisl e Uiltucs, è concomitante alla giornata di sciopero indetta dalle federazioni sindacali territoriali di Torino contro la chiusura dei magazzini e degli uffici dell’interporto sito a Rivalta in provincia di Torino e il trasferimento alla sede centrale di Roma dei 66 lavoratori dipendenti dal 1° luglio 2019 annunciato senza nessun preavviso e coinvolgimento delle organizzazioni sindacali. Bricoself è la grande catena italiana di distribuzione specializzata nel fai da te con 28 centri. Per i sindacati si tratta di "una azione inqualificabile, di gravità inaudita", la chiusura premeditata "non tiene conto del fatto che per la stragrande maggioranza dei lavoratori coinvolti è impossibile anche solo pensare ad un trasferimento del genere". "Non viene inoltre tenuto conto dell’impegno che per tanti anni queste persone hanno profuso mettendo a disposizione competenze e know out con oltre 25 anni di anzianità nell’azienda" prosegue la nota congiunta.
"Tutta l’operazione, - affondano le due sigle - è stata condotta in spregio di quelle prime relazioni sindacali avviate sin dalla condivisione del progetto di affitto e successivo acquisto di Self Italia da parte di Brico Maxi e da ultimo rinnovate con l’intesa per la rateizzazione delle spettanze non pagate ai dipendenti di Self Italia".
I sindacati puntano il dito contro il trasferimento dei lavoratori: "In realtà, è un licenziamento collettivo mascherato, che priva i lavoratori della possibilità di usufruire di ammortizzatori sociali e di tutte le tutele". Fisascat Cisl e Uiltucs sollecitano il ritiro o il posticipo del trasferimento e l’avvio di un negoziato che offra ai lavoratori alternative senza escludere l’utilizzo della cig straordinaria per chiusura aziendale.