Salvata l’azienda di uno dei produttori di cappelli più famoso al mondo, Borsalino. La Haeres Equita, società dell’imprenditore Philippe Camperio ha vinto l’asta per l’acquisizione di alcuni beni detenuti dalla Borsalino Giuseppe & Fratello che comprendono lo stabilimento di produzione di Spinetta (Alessandria), tutti i macchinari e le attrezzature, i contratti di lavoro e i diritti delle boutique di vendita al dettaglio. L’assegnazione diventerà definitiva in 10 giorni.
Termina così un percorso lungo e tortuoso per i lavoratori in ansia dal 2015, anno del fallimento dell’azienda. “Tre anni difficilissimi, pieni di paure, dubbi, incertezze. Speriamo di essere, davvero, arrivati alla conclusione di questa vicenda che ha visto riunirsi, per salvare il marchio Borsalino, tutta una città”. Così Lionello Fortunato, lavoratore nello storico cappellificio di Spinetta Marengo e iscritto Cisl, insieme con Maria Iennaco (Cgil) e le rsu Gabriele Allegro (Cgil) e Antonio Pignataro (Uil) ringraziano tutti gli alessandrini che hanno manifestato solidarietà e sostegno nelle iniziative organizzate in difesa del lavoro e della produzione. I lavoratori hanno voluto ringraziare anche Philippe Camperio e la sorella Sasha, ”che - dicono - hanno sempre detto di essere qui per fare cose serie, senza prendere in giro nessuno. Noi abbiamo sempre creduto in loro, con fiducia”. E questa ne è la conferma.
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