Davanti alla presidenza della Regione Sicilia il traffico è paralizzato. Circa 200 dipendenti della Blutec hanno raggiunto Palermo, manifestano per chiedere di non spegnere la luce sull’azienda dopo l’arresto dei suoi vertici e il sequestro degli stabilimenti. La richiesta è sempre la stessa: fare presto. I sindacati premono perché il governo anticipi la data dell’incontro in programma al ministero dello Sviluppo Economico il 9 aprile. Un messaggio che verrà ripetuto anche giovedì, quando a Termini Imerese Fim Fiom e Uilm sfileranno insieme a sindaci, associazioni, imprenditori e parrocchie. Nel frattempo le sigle dei metalmeccanici siciliani hanno lanciato un appello a fare del caso Blutec "il simbolo di un riscatto" del Mezzogiorno, grazie all’impegno di "tutte quelle forze istituzionali, sociali e produttive che si battono per il suo rilancio" e non intendono "stare in silenzio di fronte a chi impedisce lo sviluppo, bloccando persino fondi pubblici disponibili e dando l’immagine di un Sud ostaggio di logiche imprenditoriali perverse e della criminalità organizzata".
Articolo integrale di Carlo D’Onofrio domani su Conquiste tabloid