di Silvia Boschetti
Sale la tensione tra i lavoratori dello stabilimento Bluetec di Termini Imerese (Pa). Troppe le incertezze che ancora accompagnano quello che avrebbe dovuto essere un importante polo produttivo di auto elettriche. Preoccupazioni ribadite durante un sit in organizzato da Fim Fiom Uilm e culminate con l’occupazione della sala del Municipio di Termini Imerese fino a quando non si avranno risposte. A cominciare dai timori sul rinnovo della cassa integrazione. ”Chiediamo un tavolo urgente al Ministero del Lavoro e dello Sviluppo Economico, siamo molto preoccupati, i lavoratori vogliono certezze sul rinnovo della cassa integrazione e sul futuro del piano industriale per l’area di Termini Imerese”. Affermano Ludovico Guercio segretario generale Fim Cisl Palermo Trapani, Antonio Nobile segretario provinciale Fim Cisl e Antonino Cirivello Responsabile Cisl Termini Imerese, a margine del sit in di protesta. Altro nodo riguarda la mancata attuazione del piano industriale sottoscritto al Ministero, sul quale Invitalia ha investito 20 milioni di euro e che ha generato la richiesta di Invitalia di rientro del finanziamento da parte di Blutec . Fim, Fiom e Uilm intendono chiedere l’incontro con i sindaci dei territori interessati e con il presidente dell'Anci Leoluca Orlando. Una situazione di vera emergenza quella che si vive oggi nel territorio come non smette di ripetere il sindacato. Leonardo La Piana segretario generale Cisl Palermo Trapani conclude “la vertenza rischia di esplodere generando un grave problema sociale nel territorio, i lavoratori con le loro famiglie, sono stanchi”. Ad otto anni dalla chiusura dei cancelli da parte di Fiat non è più tempo di attese.
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