Continua la mobilitazione dei gestori Esso ceduti, insieme alle attrezzature petrolifere, "a retisti privati che non intendono mantenere gli impegni contrattuali". A evidenziarlo sono Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc Confcommercio che annunciano lo stop degli impianti Esso di Toscana, Umbria, Lazio, Abruzzo, Marche e Veneto che resteranno chiusi dalle 19.30 del 5 luglio alle 07.00 del 7 luglio.
Le associazioni rilevano "una grave discriminazione a danno di questi gestori che, unitamente all'intera categoria, rimangono senza alcuna tutela nelle mani di speculatori senza scrupoli che fidano, per la loro impunità, sulla superficialità di chi dovrebbe far rispettare le regole".
"Senza un sistema di regole certo ed una pubblica amministrazione in grado di farle rispettare, non ci sarà più alcuna garanzia per i consumatori, per i gestori, per i lavoratori e per il Paese ed a vincere -avvertono Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc Confcommercio- sarà chi avrà meno scrupoli e non più capacità". Intanto, incalzano i sindacati, "ministero e governo, inermi, rimangono a guardare".